giovedì 18 febbraio 2010

Un distico

C'è un distico di Shakespeare così bello
che basta da solo ad un sonetto
d'amore o disamore, sopravanza
per tenerezza tutto, ci sovrasta

se volessimo crederci da tanto
di meritarlo proprio noi, per sbaglio
o perchè siamo quel che abbiamo dato
senza badarci: una carezza, un bacio

sul palmo della mano, due parole
di alato prepensiero, quei ti amo
che, come sai, si negano da sè.

Te l'offro, interpretato da Giovanni...
Oh leggi quel che ha scritto il muto cuore
udir con gli occhi è il genio dell'amore.


Emilio

Che iddio ti cerry!

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