venerdì 28 novembre 2008

Ipercinesteticamente

Che iddio ti cerry!

martedì 25 novembre 2008

Al mio muso puffista

Io sono partigiano del buon senso,
Nè al becero nè al Re fo di cappello;
Non soffro dittatori, e quando penso
Mi piace di pensar col mio cervello.
Rido del volgo ignobile e melenso
Che grida: viva a questi e morte a quello!
Scenda dal trono o sorga dalla via
Sono nemico d'ogni tirannia.
Antonio

Che iddio ti cerry!

venerdì 7 novembre 2008

Secoli

Amico mio, questo è un secolo di ragazzi, e i pochissimi uomini che rimangono si debbono andare a nascondere per vergogna, come quello che camminava dritto in paese di zoppi... Mi diceva, pochi giorni fa, un mio amico, uomo di maneggi e di faccende, che anche la mediocrità è divenuta rarissima: quasi tutti sono inetti... in ciò mi pare che consista in parte la differenza ch'è da questo agli altri secoli. In tutti gli altri, come in questo, il grande è stato rarissimo; ma negli altri la mediocrità ha tenuto il campo, in questo la nullità

Giacomo
dal "Dialogo di Tristano e di un amico"

Che iddio ti cerry!

lunedì 27 ottobre 2008

Latino appacchi

Facilis descensus Averno:
noctes atque dies patet atri ianua Ditis;
sed revocare gradum superasque evadere
ad auras,
hoc opus, hic labor est.

Virgilio

Che iddio ti cerry!

domenica 12 ottobre 2008

God




Che iddio ti cerry!

Libricidio

Gli dei ci mandano l'amore quando vogliono tormentarci.
O forse solo per salvare la nostra anima, quando tutto il resto giace ormai infranto nella polvere
Nicolas


Che iddio ti cerry!

All'amata

La tua qualità più grande?
Chiedermi di ripetertelo una seconda volta

Un'altra tua qualità?
Chiedermi di ripetertelo una terza volta

Il tuo difetto più grande?
Devo proprio dirtelo?
Sei sicura?
Mmmmmm... forse quando non mi chiedi di ripetertelo e vai via

Quando invece non mi chiedi di ripetertelo e rimani,
va benissimo, così facciamo l'amore


Che iddio ti cerry!

sabato 11 ottobre 2008

A Enrico

Baj tutto abbatte, sbottona a ognuno tutto il potere,
Al bersaglio, ostinatamente, opportunamente, la bestia
universale tiene.
Joker alato cui nessuno mai abbastanza dirà grazie.

Berlusconi, "Babbo Natale", ne fu battuto a morte,
Appeso come un piede storto allo stivale italiano.
Jouffroy, io di nome Alain, poeta francese e ateo
ne benedico Baj infinitamente.

Baj, smascheratore di ogni letale beatitudine,
Architetto in capo di qualsiasi riso battagliero,
J'accuse che sempre scatta ove men te l'aspetti.


Che iddio ti cerry!

Mia nonna

Fa chel che te pias. Tà scamparet tré dé de pò
(Nonna Maria)


Che iddio ti cerry!

venerdì 10 ottobre 2008

Minuto di silenzio

"












"
Che iddio ti cerry!

Incontro

Essere donna
sentire
musica
parola
Silenzio padre
dell'una
dell'altra
Non gara
Ama e conosci

Ne ho incontrata una
Mi pare basti


Che iddio ti cerry!

Logica

Principio fondamentale
Non nominare


Corollario
Se è il tuo amore a chiedere di farlo, allora nomina
sii pronto a morire
violentando
il tuo sentire
inscatolando
lo in parole
per lei
Sii pronto a morire
per lui
ogni momento
tanto prima o poi ti tocca qualche malattia del cazzo
un incidente


Che iddio ti cerry!

giovedì 9 ottobre 2008

Hamelin

Hamelin è un'opera sul linguaggio.
"Su come come si forma e su come ammala il linguaggio", perchè il linguaggio è un corpo vivo, può ammalarsi e ammalare la realtà.
Una cosa è il nome che decidiamo di darle.
Forgiamo la realtà attraverso il linguaggio che è un plasma cangiante, illuminato dalle nostre pulsioni, dai nostri desideri, consci ed inconsci.
La Verità è questo: ciò che noi desideriamo sia, ciò che noi temiamo sia.
A perdere, in questo gioco, sono coloro che non possiedono gli strumenti per dominare il linguaggio.
Hamelin è uno spettacolo sulla ricerca della Verità, quella che temiamo, quella che non vorremmo credere mai, quella che costruiamo per allontanare il più possibile il male da noi: la Verità che vogliamo, seppelliamo, distruggiamo, per ogni velo che solleviamo a scoprirla, perchè ogni velo ne contiene una parte.
Hamelin ci mostra l'impossibilità di comprendere l'essere umano attraverso un solo tratto: il pederasta, il bambino, il giudice, la madre. L'essere umano è complesso, forse più di qualsiasi altra cosa ci sia dato conoscere.
Comprendere non significa giustificare, nè accusare, nè impedire una condanna morale, significa complessificare il nostro giudizio.
Manuela

"Homo sum, nihil humani a me alieno puto"
Terenzio

Che iddio ti cerry!

Favola

Seduto sul nostro letto
Braccia aperte
Il mondo prova a infilarmici di tutto
Niente è della mia misura

Fra quanto arrivi mia scarpina?

Firmato : sempre tuo Cenerentolo


Che iddio ti cerry!

Sarà tre volte Natale ovvero papà con la barbablu

Una volta ho detto un mucchio di preghiere per giorni e giorni
Volevo che Dio aggiustasse la gamba di un robot giocattolo che mi avevano regalato e che io avevo rotto.
Ogni giorno andavo a trovarlo nel posto dove l'avevo nascosto per vedere se era guarito:
ogni volta la gamba era ancora lì, rotta.
Allora un giorno, dopo tanto tempo,
mi sono arrabbiato così tanto che ho deciso che da quel momento,
e per sempre,
Dio per me non esiste.

Finalmente poi mi sono rassegnato a dire al mio papà che avevo rotto il robot
Lui, invece di arrabbiarsi, l'ha aggiustato!
Dio non esiste, ma il mio papà sì!
Evviva! E' proprio bella la vita.

Che il mio papà non si arrabbiava
per me era più importante che aggiustare il robot
perchè gli voglio più bene al mio papà che al mio robot, anche aggiustato
cioè nel senso che proprio non c'è storia
vorrei più bene perfino anche al mio papà rotto che al robot aggiustato
mi sembra ovvio
altrimenti gli avrei detto subito che era rotto il robot
così anche se lui si arrabbiava chissenefrega intanto mi aggiustava il robot
che tanto lo so che anche quando si arrabbia il papà mica mi ammazza
Secondo me però se il mio papà scopriva che
avevo rotto il robot l'avevo nascosto e dicevo le preghiere a Dio invece di parlare con lui,
si arrabbiava.
Ma poi lo aggiustava lo stesso il robot,
perchè
il mio papà
Dio
lo asfalta!

Dio? Dio? Dioooooooooooo?
Magari ci sei e fai il finto tonto
Guarda che nemmeno io mi arrabbiavo se mi dicevi che non lo sapevi aggiustare il robot
Glielo portavo subito al papà, lui lo aggiustava e così poi se ti andava potevi giocare anche tu con noi, che in tre ci si diverte ancora di più, lo so perchè a volte gioca anche la mamma con me e il papà, e a volte anche mia sorella, insomma potevi portare pure degli amici, tipo gli angeli custodi o la madonna o tutta quella gente che frequenti tu che a me mi è pure simpatica, soprattutto Gesù bambino che secondo me muore dalla voglia di venire a giocare col robot, prova a chiederglielo no? vabbè...
Ma tu non mi hai detto niente
Per non voler dire che
non sai fare una cosa mi hai fatto arrabbiare
Io mica pretendevo che tu sapevi fare tutto
Vabbè comunque... è andata così

Io sono stato fortunato, ho un papà superbuonissimo
ma voglio dare un consiglio a tutti i papà del mondo:
Papà del mondo supermondiale mondialissimo
non cercate mai, ma proprio mai mai mai, il robot del vostro bambino!
Tanto prima o poi ve lo porta lui
perchè non può essere felice senza giocare al robot con il suo papà
E se ve lo porta con una gamba rotta
non pensate subito che l'ha rotta il vostro bambino che vi arrabbiate
e poi vi va su anche la pressione come al nonno
Ve lo dico io chi è stato:
è stato Dio!
Davvero!
Arrabbiatevi con lui
Potete anche dirgli le parolacce
Tanto non potete fargli del male, perchè lui, Dio, non esiste!
L'ho anche già detto
Invece il vostro bambino esiste e se gli fate del male
anche solo con la rabbia del papà arrabbiato che fa la faccia brutta
poi è troppo tardi per scoprire che invece era tutta colpa di Dio

E' bella la vita!
Esiste papà,
esisto io
l'unico che non esiste è porco...


Per chi crede in Dio:
Il testo che avete appena letto, NON E' un pretesto per bestemmiare
,
semplicemente prova a dire che non esiste alcun dio fuorchè l'amore.
Poichè ho sentito da qualche parte che "Dio è amore" spero possiate sentirvi miei fratelli come io mi sento fratello vostro.

Tutto questo, al mio attuale livello di comprensione del mondo, livello fallibile sempre, fino all'infallibile mia morte. Dopo la quale spetterà ad altri continuare il fallibile viaggio della conoscenza terrena.


Pssss... Dio? ...tranquillo, tanto l'ho capito che fai finta di non esistere perchè così gli voglio più bene al mio papà, tranquillo, non lo dico a nessuno, ciao...

Che iddio ti cerry!

La poesia più bella

La poesia più bella? Una pagina bianca

Tcer-Bau-Ry poeta mongolo del V sec. a.C.
dalla raccolta "Afor Gargar e Onan - I tre fratelli Ismi"


Che iddio ti cerry!

domenica 11 maggio 2008

Marilyn M.

Son luce ed ombra; angelica
farfalla o verme immondo
sono un caduto cherubo
dannato a errar sul mondo,
o un demone che sale,
affaticando l'ale,
verso un lontano ciel.

Ecco perché nell'intime
cogitazioni io sento
la bestemmia dell'angelo
che irride al suo tormento,
o l'umile orazione
dell'esule dimone
che riede a Dio, fedel.

Ecco perché m'affascina
l'ebbrezza di due canti,
ecco perché mi lacera
l'angoscia di due pianti,
ecco perché il sorriso
che mi contorce il viso
o che m'allarga il cuor.

Ecco perché la torbida
ridda de' miei pensieri,
or mansueti e rosei,
or violenti e neri;
ecco perché con tetro
tedio, avvincendo il metro
de' carmi animator.

O creature fragili
dal genio onnipossente!
Forse noi siamo l'homunculus
d' un chimico demente,
forse di fango e foco
per ozioso gioco
un buio Iddio ci fe'.

E ci scagliò sull'umida
gleba che c'incatena,
poi dal suo ciel guatandoci
rise alla pazza scena
e un dì a distrar la noia
della sua lunga gioia
ci schiaccerà col pie'.

E noi viviam, famelci
di fede o d'altri inganni,
rigirando il rosario
monotono degli anni,
dove ogni gemma brilla
di pianto, acerba stilla
fatta d'acerbo duol.

Talor, se sono il demone
redento che s'india,
sento dall'alma effondersi
una speranza pia
e sul mio buio viso
del gaio paradiso
mi fulgureggia il sol.

L'illusion-libellula
che bacia i fiorellini,
-l'illusion-scoiattolo
che danza in cima i pini,
-l'illusion-fanciulla
che trama e si trastulla
colle fibre del cor,

viene ancora a
sorridermi
nei dì più mesti e soli
e mi sospinge l'anima
ai canti, ai carmi, ai voli;
e a turbinar m'attira
nella profonda spira
dell'estro ideator.

E sogno un'Arte eterea
che forse in cielo ha norma,
franca dai rudi vincoli
del metro e della forma,
piena dell'Ideale
che mi fa batter l'ale
e che seguir non so.

Ma poi, se avvien che l'angelo
fiaccato si ridesti,
i santi sogni fuggono
impauriti e mesti;
allor, davanti al raggio
del mutato miraggio,
quasi rapito, sto:

e sogno allor la magica
Circe col suo corteo
d'alci e di pardi, attoniti
nel loro incanto reo.
E il cielo, altezza impervia,
derido e di protervia
mi pasco e di velen.

E sogno un'Arte reproba
che smaga il mio pensiero
dietro le basse immagini
d'un ver che mente al Vero
e in aspro carme immerso
sulle mie labbra il verso
bestemmiando vien.

Questa è la vita! L'ebete
vita che c'innamora,
lenta che pare un secolo,
breve che pare un'ora;
un agitarsi alterno
fra paradiso e inferno
che non s'accheta più!

Come istrion, su cupida
plebe di rischio ingorda,
fa pompa d'equilibrio
sovra una tesa corda,
tal è l'uman, librato
fra un sogno di peccato
e un sogno di virtù.

Arrigo


Che iddio ti cerry!

mercoledì 9 aprile 2008

Gioisci Blogo finchè puoi...

...che quando torno sono ..... tuoi!

Lavoro produco ingrasso il porco
salvadanaio
prima di sgozzarlo

E tu Blogo zitto
gioisci
che appena ho tempo torno
a dettar legge in casa tua

Intanto beccati Rajneesh
Arriva da molto lontano
Vedrai che starete bene insieme...

"Gioisci della follia
che fuoriesce da te.
Favoriscila, godila,
coopera con essa.
Quando la follia si libera
ti senti senza peso,
sentirai un sottile senso
di freschezza entrare in te
come se fosse ritornata
la tua infanzia"
Rajneesh

Che iddio ti cerry!

lunedì 7 aprile 2008

Assente giustificante

In giorni in cui non ho molto tempo da dedicarti, ti lascio ancora in compagnia delle parole di qualche amico, che le mie mi servono quasi tutte per vivere. Ciao Blogo, non avertene a male, tornerò presto con parole nuove, tutte per te, ma ora ti lascio con Ignazio, un amico abruzzese (grande popolo!), che ti ha scritto una lettera per dirti che:

"Il mio mondo artistico vuole essere semplice, chiaro, evidente... Amo questo mondo per l'odio che provo per l'altro, quello dominante che è equivoco, confuso, retorico, parassitario, mondo di parata e di apparenza, mondo di valori falsi, che vive di monete false"
Ignazio

Che iddio ti cerry!

domenica 6 aprile 2008

Un pò di bellezza

Perchè fare i pirla va bene, ma ogni tanto facciamo un pochino sul serio, e diamo anche la parola agli amici...

"Mi ha colpito una notizia letta questa mattina sul giornale; l'ho ritagliata e conservata in uno dei cassetti del mio archivio, tra i tanti ritagli che in questi anni mi hanno aiutato a vivere.
Una donna, in un crudo inverno, con solo una maglietta e un paio di pantaloni, fuggì dall'ospedale psichiatrico con l'intenzione di ritrovare il suo compagno. Approfittando della distrazione del macchinista, riuscì a rubare una locomotiva, e facendola funzionare senza difficoltà iniziò la sua odissea. Lui aveva lavorato nelle ferrovie e le aveva insegnato a guidare treni "e molte altre cose".
"Se lei sapesse cos'è l'amore, mi lascerebbe continuare", diceva all'ufficiale che l'arrestò, e mentre veniva portata al commissariato, con un pianto inconsolabile, gridava: "Lei non ha mai fatto niente per amore?"
Ho voluto riscattare questa storia dalle mie carte, poichè in qualche modo, quando la ragione ci porta sull'orlo della psicosi collettiva, un gesto simile è ciò che più assomiglia alla salvezza."
Ernesto

Che iddio ti cerry!

sabato 5 aprile 2008

Ma perchè tutto ciò?

"Ma che cosa ne so!" rispondeva allegramente anni fa mio fratello Francesco da cui si Salvi chi ancor può. Io invece, che non posso più salvarmi, se non mi salvate voi, preferisco indagare fino a trovare una colpevole risposta che non sia banalmente il maggiordomo.
Quindi, tornando a bomba ma con intenti assolutamente antimilitaristi: ma perchè tutto ciò? Cioè il blog... (lo chiarisco per i poveri di spirito e anche perchè mi andava di accostare ciò e cioè perchè così il cervello... ma chevvelodicoaffare)
Sostanzialmente perchè obbligato da un'amica.
Vi racconto tutto perchè so che non mi leggerà nessuno, compresa l'amica, e quindi siete tutti molto curiosi e attenti, contrariamente al solito.
Dunque, partiamo dal via (son passato al plurale non perchè maiestatis, infatti è primaveris e quindi fra un pò come sempre..., ma perchè è venuto a trovarmi or ora entrando dall'abbaino un micio coraggioso che in risposta ha miagolato mostrando un'apprezzabile predisposizione al dialogo multiculturale. E se non avete capito a chi rispondeva, ignorando il bau di una parola come abbaino, preoccupatevi perchè il leghista che alberga dentro di voi è Borghezio! No, scherzo dai, è solo che il leghista che vi alberga inside vi ha impedito di cogliere il dialogo multiculturale così sagacemente impostato, dal micio, fra un micio e un abbaino) Quindi, senza indugi, che siamo già in troppi e l'assonanza con segugi mi spaventa il micio coraggioso, esponiamo l'arcana... miaoooooooo... scusa micio, mando via 'r cana, questione.
Preoccupata per la mia corte, che a furia di farsi sempre più spietata si è fatta vieppiù pietosa, e con l'ilarità che la contraddistingue, l'amica mi ha coinvolto in questa losca operazione, blogica conseguenza della sua volontà di impegnare il mio tempo in attività futili e di straordinaria perdita di tempo, mio, per tacer del vostro, per non vedersi più sottrarre indebitamente a badilate il suo, di tempo (rinfresco il complemento oggetto per chi, proustianamente, si è perso nel periodare leggermente ondivago), dalla mia indiscreta presenza.
Stavolta ho già detto tutto! Beh, non è che avessi tantissimo da dire, anyway sono stato conciso e ho circonciso, il micio, mentre scrivevo. E' stato coraggiosissimo!
Torno all'assedio abbandonando la sedia con sdegno, per non lasciarla da sola, e sfreccio a corteggiar l'amica, sfinita, più di me, che ancor persevero assediante.
E adesso c'ho pure i rinforzi: andiamo micio!

Che iddio ti cerry!

venerdì 4 aprile 2008

Chi è, da dove viene e perchè non andrà mai da nessuna parte!

Nato a Milano, dove si trovava occasionalmente per assistere al funerale di suo figlio, sviluppa immediatamente una senile comprensione del mondo che gli permette di scatarrare verdoni per rifiutare il ciuccio, fare i segni al compagno di briscola rinchiuso nell'incubatrice a fianco e rimorchiare nel reparto geriatrico (abitudine questa che ha mantenuto anche nell'adolescenza e nella maturità e che ha poi perso in senilità di Svevo per stanchezza (l'anziano libretto non brilla per vivacità) cominciando a prediligere la carne fresca ma andando così incontro a ignobili tabù culturali che lo hanno segnato per tutta la vita, che comunque ormai era poca che gliene restava a lui, cioè avete capito no?, segnandone anche il cuoio capelluto che ancora riporta i segni dei cricket che i genitori, amanti di quell'imprescindibile gioco, e la società perbenista in coro, purtroppo stonato, gli hanno inferto, e vorrei vedere voi a non stonare al termine di un periodo spuntato lungo come quello che finirò puntando ora . E sputando poc'anzi.)
All'età di 50 anni finalmente succede qualcosa di importante nella sua vita: si accorge che sono passati 50 anni e ancora non ha combinato un cazzo!
Si obla dì obla dà subito da fare e decide di prendersi un anno sabbatico per esaminare attentamente la questione. A 53 anni (è andato un pò lungo perchè ai sabba ci si diverte sempre) esce allo scoperto dimenticando però a casa l'ombrello in una giornata uggiosa!
"Perchè se l'è dimenticato a casa proprio quel giorno?" direte voi, se siete ancora svegli,
"Perchè il giorno prima non era uscito di casa!" risponderà subito qualcuno con aria saccente.
Risposta arguta ma che non basterà a sfamare la sete di sapere che chi è ignorante non vuol mai avere. Infatti ai più attenti non sarà sfuggito che lui si è innamorato e quindi ha dimenticato apposta l'ombrello a casa, la sua, di lui, cioè il protagonista no?, per poter incontrare di nuovo il suo amore con la scusa del tornare a prendere l'ombrello.
Tutto questo per dire che la sua prima vera storia d'amore, forse platonica, ce l'ha con se stesso! Fa autocritica insomma! Oltre che molta autoerotica... quindi non è platonica? Mah, non chiedetelo a me che non ho nemmeno fatto il classico.
Un pò "egocentrico" dirà qualcuno (quelli che conoscono il significato della parola) un pò "sfigato" diranno altri con intento machista e discriminatorio, un pò "solo", dirà quel nerd all'ultima fila che era meglio se stava zitto. Mi ha innervosito e la chiudo qua per andarlo a picchiare, quel frocetto, senza alcun intento machista.

Che iddio ti cerry!