Lo spermiogramma
Non so se proprio tutti voi lì
intorno lo sapete
Cos'è uno spermiogramma, ve
lo dico, lo vedrete
Si tratta di una sega
scientifica e sfrondata
Di quell'amara prosa che in
peccato l'ha cantata
La scienza portentosa con la
sua irriverenza
Ha intuito nella sega un
grosso dono, una potenza
Potenza da osservare e da
provare a calcolare
Per un gesto che la Chiesa
vorrebbe monopolizzare
A chi cade in tentazione e
ardito si cimenta
Qualcuno informa pronto che
"Ciechi si diventa!"
Ma ora che la scienza è fin
troppo sugli scudi
Non c'è prevosto o papa o
sacrista che non sudi
Di fronte alla terribile
disumana minaccia
Che qualche
"immoralone" noncurante se la faccia
D'altronde per tornare invece
al nostro tema a bomba
Vorremmo consolare chi,
povero, non tromba
E raccontar con calma di uno
spermiogramma
Lasciando a voi il giudizio
se commedia o forse dramma
Siam lì in sala d'aspetto e
il tempo insieme lo si ammazza
Qualcuno, un pò furbetto, si
è portato la ragazza
Ma mentre fa il galletto e
alza un po' troppo la cresta
Il primo della lista già gli
chiede "me la presta?"
La signorina timida salta su
senza esitare
"Lo faccio per la
scienza, caro, non ti lamentare!"
Ed è così che insieme al
prelievo se ne vanno
Mentre il galletto, solo,
lancia il grido "Vi condanno!"
Allora l'infermiera
interviene premurosa
Rassicurando il gallo
"E' devota la sua sposa!
Sarà di grande aiuto per
riempire la provetta,
Solo qualche carezza e poi
vedrà faranno in fretta!"
Ma già la fresca coppia si è
appartata nella stanza
E la signorina, del galletto,
non ne sente la mancanza
Così, mentre aspettiamo, il
tempo va a passare
Quelli, più che una provetta,
son dentro a imbottigliare
Ed ecco, che sfortuna, del
galletto è già il momento
"Aspetto la mia sposa,
io da solo mi spavento!"
"Signore, mi consenta,
non possiamo più aspettare
Nella saletta single si deve
accomodare"
"Ma porci tutti i santi
che mi vengono ora in mente
Speriamo la saletta sia
almeno un po' accogliente"
E infatti ecco la porta che
cela tutti i soli
C'è scritto in bella vista
"Ingresso segaioli"
Al gallo gli sovviene e prova
a domandare
"Si trova un'infermiera
disposta ad aiutare?"
"Ma come si permette? Lo
chieda alle private
Nel pubblico siam serie, siam
mica prostitute"
"Ma prima si diceva di
farlo per la scienza
Ed ora è il mio momento e mi
si lascia senza..."
L'infermiera ormai stizzita lo
mette un pò alle strette
"Si sbrighi e non
discuta, si metta a far pugnette!"
Così il gallo rassegnato ora entra
nella stanza
In breve ve ne illustro la
gaia sua sostanza
Di giornaletti porno e di
cassette ce n'è a iosa
Non so se basteranno a
sostituir la sposa
Mi si perdoni inoltre, ma la
cronaca lo impone
Ci sono strane macchie
"Che sian di altre persone?"
Insomma il posto forse non è
dei più eleganti
Ma credo sia adeguato per
gesti sì importanti
Il gallo ora si slaccia e si
prepara ad espletare
Un poco in imbarazzo comincia
a manovrare
Lasciamolo da solo perché in
fondo siam signori
E poi perché gli riesca è
meglio lo si ignori
Torniamo alla persona ch'è
poi il protagonista
Son io che mi nascondo
imbrogliandovi la pista
Son io che col mio sperma son qui a fraternizzare
Perché dottori e luminari mi
possano studiare
Mi spremo il divin succo e
alla svelta faccio tutto
Ma ammetto che vorrei seppellirli
tutti con un rutto
Che robe son mai queste di
andare a analizzare
La vita che mi scorre... la promessa... lo sbocciare...
Va bene, faccio tutto, eseguo
il compitino
Mi lascio violentare,
accontento il dottorino
Ma ancora io mi chiedo se ciò
che ho distillato
Non venga poi un giorno, mio
malgrado, adoperato
Coi tempi che ormai corrono,
gli basta una provetta
Perché un dottore stronzo nel culo me lo metta
Milioni di figliastri alla
mia porta per bussare
"Adesso ci mantieni, non
provare a scantonare!"
E tu le provi tutte per
mostrar la tua innocenza
Ma loro del papà non voglion
fare senza
"Ricordi paparino quel giorno
in quella stanza?
Alla scienza consegnasti la
bianca tua sostanza
E così che allegramente tutti
i tuoi spermatozoi
Li han fatti germogliare per
dar vita a tutti noi"
E adesso?
E adesso?
Che iddio ti cerry!
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