Rinverdendo i fasti dell'età aurea, al termine di uno sfiancante inseguimento per le impervie strade della provincia di Milano, ho sconfitto l'estivo e minaccioso "Giovepluvio".
Con immane sforzo rabdomantico teso a prevedere le velenose mosse del nemico, splendidamente assistito dalla immarcescibile Stratocaster, abbiamo trovato perfino il modo di stabilire un record di percorrenza destinato a solleticar l'eterno. Una volta disorientato l'avversario con una vestizione in corsa che ha anche alterato le nostre caratteristiche cromatiche oltre a provvedere un miglior coefficiente di penetrazione aerea, a nulla son serviti i goccioloni scagliati dal nemico con l'evidente intento di sfondarmi la pupilla, inutili le pozze iettatorie sistemate strategicamente in alcune delle curve più pericolose, come ai tempi gloriosi della "giostra del ghiaccio" o della "lotteria della ghiaietta", l'umiliante disarciono è stato scongiurato e pure l'abluzione indesiderata.
Giovepluvio ammette la sconfitta e si scaglia con sontuoso contorno di tuoni e lampi a gara ormai terminata.
Con la presente si richiede un salvacondotto a tutti gli organismi fotocellulari beffati lungo il percorso, in considerazione della temerarietà dell'impresa. Pregasi accettare la sconfitta e non rivalersi pecuniariamente sul centauro che sprezzante del pericolo multorio incautamente festeggia!
Che iddio ti cerry!
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