lunedì 17 marzo 2014

Mobbidì



Sta'tento che quandarriva Mobbidì…

Mobbidì! Mobbidì! Mobbidì!

Terribile e magnetico Mobbidì mi spetava tutte le volte che restavo solo, per andare incontro al gran mare sconfinato del sonno. Mi staccavo dalla riva sicura della giornata, levavo l’ancora di mammapapà, e sulla barchetta mia di già fradici fogli, portavo me e, in goccia di petrolio, le parole ancora da capire, che andavano a confondersi e a mischiarsi nel gran vaso nero della notte. E’ allora che pregavo, pregavo sì, nelle poche parole succhiate di petrolio, fattosi inchiostro e conoscenza, pregavo il sonno di ritardare almeno finché lui potesse giungere. Lui, o forse lei, Mobbidì! Quand’ero fortunato, o forse, quando le mie preghiere venivano esaudite, arrivava Mobbidì, bianca, si stagliava immensa e allora sì che, adorandola, erano gran notti.

Di giorno invece… dov’era Mobbidì? Possibile che non ci fosse? Dove andava a nascondersi? Dove salpare? Dove dirigere la mia barchetta a petrolio? …Poi ho capito… è stato quando mammapapà ha comprato il mobile nuovo della sala. Enorme, maestoso, altissimo e soprattutto nero, completamente. Ecco il segreto: Mobbidì, bianca di notte, non poteva che essere nera di giorno. Fu così che nonostante gli avvisi e le istruzioni di mammapapà, che il mobile nuovo era pericoloso, che non avrei dovuto nemmeno avvicinarmici, che era pesantissimo e che soprattutto non dovevo salirc…ci salii: 

Mobbidiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

Crash… Pfinc… Brun... Splesh… Crash…

Volevo solo darti un bacio Mobbidì… 
pazzesco il servizio per gli ospiti che tenevi in pancia Mobbidì!

 

 Michael Bardeggia

 Che iddio ti cerry!

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