Sta'tento che quandarriva Mobbidì…
Mobbidì! Mobbidì! Mobbidì!
Terribile e magnetico Mobbidì mi spetava tutte le volte che
restavo solo, per andare incontro al gran mare sconfinato del sonno. Mi staccavo
dalla riva sicura della giornata, levavo l’ancora di mammapapà, e sulla barchetta
mia di già fradici fogli, portavo me e, in goccia di petrolio, le parole ancora
da capire, che andavano a confondersi e a mischiarsi nel gran vaso nero della
notte. E’ allora che pregavo, pregavo sì, nelle poche parole succhiate di
petrolio, fattosi inchiostro e conoscenza, pregavo il sonno di ritardare almeno
finché lui potesse giungere. Lui, o forse lei, Mobbidì! Quand’ero fortunato, o
forse, quando le mie preghiere venivano esaudite, arrivava Mobbidì, bianca, si
stagliava immensa e allora sì che, adorandola, erano gran notti.
Di giorno invece… dov’era Mobbidì? Possibile che non ci
fosse? Dove andava a nascondersi? Dove salpare? Dove dirigere la mia barchetta a petrolio?
…Poi ho capito… è stato quando mammapapà ha comprato il mobile nuovo della sala.
Enorme, maestoso, altissimo e soprattutto nero, completamente. Ecco il segreto:
Mobbidì, bianca di notte, non poteva che essere nera di giorno. Fu così che
nonostante gli avvisi e le istruzioni di mammapapà, che il mobile nuovo era
pericoloso, che non avrei dovuto nemmeno avvicinarmici, che era pesantissimo e
che soprattutto non dovevo salirc…ci salii:
Mobbidiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Crash… Pfinc… Brun... Splesh… Crash…
Volevo solo darti un bacio Mobbidì…
pazzesco il servizio per
gli ospiti che tenevi in pancia Mobbidì!
Michael Bardeggia
Che iddio ti cerry!
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