mercoledì 20 agosto 2014

Saluto a Robin


Sento le voci... è la voce di Robin. Ma no non può essere... e invece sì cazzo è la sua! E mi dice di clikkare su segugio.it...

Ciao Robin, sarebbe bello riaverti tra noi (e atroci sofferenze al tuo dannatissimo doppiatore).

Che iddio ti cerry!

giovedì 14 agosto 2014

Il ladro di orchidee

C'è una certa orchidea che ha lo stesso aspetto di un certo insetto, perciò l'insetto viene attratto da quel fiore, il suo doppio, la sua anima gemella. Una volta volato via, l'insetto vede un'altra orchidea anima gemella e fa l'amore anche con quella, e né il fiore, né l'insetto, capiranno mai il significato del loro atto d'amore. E come potrebbero sapere che è grazie alla loro breve danza che il mondo vive...

Che iddio ti cerry! 

domenica 15 giugno 2014

Milanesi non si nasce

E quando arriveremo, se arriveremo, sapremo essere all'altezza dei nostri sogni. Perché, ora, li abbiamo collocati più in basso della luna. Ci siamo scoperti uomini. Il vitello d'oro era falso. Falsi e tutti uguali i profeti del Potere. Ora ne siamo consapevoli. Dietro di noi il vuoto. Davanti la luna. Seguiamone i raggi d'argento. Anche se il cammino è lungo, il fardello non pesa. Il tempo dissolve i miti, ma l'utopia rimane. A sostenere i nostri passi che sembrano condurre indietro e invece ci portano in avanti, verso un rapporto più cosciente tra noi e la realtà. (Vito Piazza) Che iddio ti cerry!

mercoledì 19 marzo 2014

Roberto Bolano

“E cos’è che impararono gli allievi di Amalfitano? Impararono a recitare a voce alta. Mandarono a memoria le due o tre poesie che più amavano per ricordarle e recitarle nei momenti opportuni: funerali, nozze, solitudini. Capirono che un libro era un labirinto e un deserto. Che la cosa più importante del mondo era leggere e viaggiare  forse la stessa cosa, senza fermarsi mai. Che una volta letti gli scrittori uscivano dall’anima delle pietre, che era dove vivevano da morti, e si stabilivano nell’anima dei lettori, come in una prigione morbida, ma che poi questa prigione si allargava o scoppiava. Che ogni sistema di scrittura è un tradimento. Che la vera poesia vive tra l’abisso e la sventura e che vicino a casa sua passa la strada maestra dei gesti gratuiti, dell’eleganza degli occhi e della sorte di Marcabruno. Che il principale insegnamento della letteratura era il coraggio, un coraggio strano, come un pozzo di pietra in mezzo a un paesaggio lacustre, un coraggio simile a un vortice e a uno specchio. Che leggere non era più comodo che scrivere. Che leggendo si imparava a dubitare e a ricordare. Che la memoria era l’amore.”

I dispiaceri del vero poliziotto, traduzione di Ilide Carmignani, Adelphi 2011.

Che iddio ti cerry!

lunedì 17 marzo 2014

Mobbidì



Sta'tento che quandarriva Mobbidì…

Mobbidì! Mobbidì! Mobbidì!

Terribile e magnetico Mobbidì mi spetava tutte le volte che restavo solo, per andare incontro al gran mare sconfinato del sonno. Mi staccavo dalla riva sicura della giornata, levavo l’ancora di mammapapà, e sulla barchetta mia di già fradici fogli, portavo me e, in goccia di petrolio, le parole ancora da capire, che andavano a confondersi e a mischiarsi nel gran vaso nero della notte. E’ allora che pregavo, pregavo sì, nelle poche parole succhiate di petrolio, fattosi inchiostro e conoscenza, pregavo il sonno di ritardare almeno finché lui potesse giungere. Lui, o forse lei, Mobbidì! Quand’ero fortunato, o forse, quando le mie preghiere venivano esaudite, arrivava Mobbidì, bianca, si stagliava immensa e allora sì che, adorandola, erano gran notti.

Di giorno invece… dov’era Mobbidì? Possibile che non ci fosse? Dove andava a nascondersi? Dove salpare? Dove dirigere la mia barchetta a petrolio? …Poi ho capito… è stato quando mammapapà ha comprato il mobile nuovo della sala. Enorme, maestoso, altissimo e soprattutto nero, completamente. Ecco il segreto: Mobbidì, bianca di notte, non poteva che essere nera di giorno. Fu così che nonostante gli avvisi e le istruzioni di mammapapà, che il mobile nuovo era pericoloso, che non avrei dovuto nemmeno avvicinarmici, che era pesantissimo e che soprattutto non dovevo salirc…ci salii: 

Mobbidiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

Crash… Pfinc… Brun... Splesh… Crash…

Volevo solo darti un bacio Mobbidì… 
pazzesco il servizio per gli ospiti che tenevi in pancia Mobbidì!

 

 Michael Bardeggia

 Che iddio ti cerry!

domenica 16 marzo 2014

A scola da la terra



i vo a scola da la terra
l’istete me ciadormento sopre
per scoltà ncla schiena
i semi e i morti

ch’enno la stessa cosa

ldialetto ldiceva lmi babbo  e lmi babbo
ce lò ncorpo
si fo cadé la lengua nterra
m’esce

déteme l’èria pe scrive
la carta bella lassatla ta lori
ta me lvento me basta

(Anna Maria Farabbi)


  Gabriel Pacheco


Che iddio ti cerry!

giovedì 6 marzo 2014

Very blind

Quello che facevo io non c'entrava niente con la scena musicale del momento. Ma non scorderò mai cosa imparai da ragazzino, quando lassie fratello Rey, l'auto di Carlo: you mast somtin secial (not 50) echettelodicoaffare...


Che iddio ti cerry!

Let's go to the party!


Che iddio ti cerry!

sabato 1 marzo 2014

Epitaffio

Nonostante l’età che avanzava e nonostante qualcuno, purtroppo fra quelli che considerava amici, provò a fargli qualche scherzo da prete, non volle smettere di saltellare sulla vita come un bambino. 



Che iddio ti cerry!

mercoledì 19 febbraio 2014

Ode all'animale e alle sue voglie


...ma l'animale che mi porto dentro...
...si prende tutto, anche il caffè...


Che iddio ti cerry!

martedì 11 febbraio 2014

Maestro elementare

"Il mio nome è "L.W.". E se qualcuno dovesse contestarlo, stabilirei immediatamente innumerevoli connessioni che lo renderebbero sicuro." (Ludwig Wittgenstein)

Che iddio ti cerry!

martedì 4 febbraio 2014

San Paolo

Il nome "Paolo" sembra portare davvero bene in Italia se vuoi fare il regista.
Grandissimo, e inaspettato, film di "Paolo" Virzì, che si va ad aggiungere a "Paolo" Sorrentino nel ristretto Olimpo italiano, con tutti gli attori, dal primo all'ultimo, davvero splendidi. Che goduria!


Che iddio ti cerry!

lunedì 3 febbraio 2014

Poche stelle

Ammetto che comincio a infastidirmi. E se mi infastidisco io che gravito nella mia piccola Enterprise a migliaia di anni luce da queste cose, non per snobismo, ma per anarchica e conclamata follia, vuol dire che forse stanno un pò esagerando...
Mi spiace perchè so che ci sono pure degli amici fra loro, ma per quanto mi riguarda, 5 stelle sono davvero troppo poca cosa, basterebbe alzare gli occhi al cielo di notte per rendersene conto. 
Mi spiace amici, per quanto mi riguarda, io, come l'amato Gaber... 

"Ho bisogno di un delirio
che sia ancora più forte
ma abbia un senso di vita
e non di morte"

perchè quello che vi guida 

"E' un uomo rabbioso che odia da solo
ma ormai non fa niente di male
abbaia alla luna non morde nessuno
persino il delirio diventa una cosa normale."

Libertà obbligatoria, per tutti.


Che iddio ti cerry!

domenica 2 febbraio 2014

venerdì 31 gennaio 2014

Jurg

"Cerco un paese. 
Un paese come il mio. 
Ho tutto il tempo al mondo, per trovarlo. 
Tutto il tempo al mondo."


Che iddio ti cerry!

Editoriale

Finalmente la Fiat si leva dai coglioni! Così magari non dovremo più continuare a costruire inutili strade di merda o a incentivare dannose rottamazioni. Piantiamo un albero per ogni fiat in meno costruita in questo paese e rimpiangiamo l'avvocato solo per aver portato in Italia Platini... (pare che in Danimarca incentivino la NON-rottamazione... chissà chi è più "avanti" fra noi e i danesi...) Massimo rispetto per i posti di lavoro persi ma per costruire un paese civile forse possiamo fare a meno del ricatto di costruire merda per poi doverla pure comprare... Amen!

E sono cinquantamila di bocca e cento ...


Che iddio ti cerry!

martedì 28 gennaio 2014

Thank you Pete!

Ieri, nel giorno della memoria, un prezioso e caro maestro ha salutato ed è volato via. 
Da oggi abbiamo tutti un pizzico di responsabilità in più.
 

Grazie e buon viaggio Mr. Pete Seeger!


Che iddio ti cerry!