domenica 15 aprile 2012

Chiamatemi albero

Essere chiamato "albero" ancora mi mancava. E non poteva essere che una bambina a farmi un regalo così bello. Benedetta, il tuo nome. Grazie piccola, e mi raccomando, quando saranno pronte, voglio tutte le storie che avrai saputo scrivere con tutte le parole che ti ho regalato (e te ne ho regalate davvero tante, molte ma molte di più che a tutti gli altri, anche se la mamma diceva che dovevamo lasciarne per gli altri bambini... tranquilla mamma, ce ne sono per tutti, vero Benny? ...ma questo è un nostro segreto, la mamma può anche non saperlo).
Un grazie enorme anche a te, San Tippe. Santo subito ti ho fatto, amico operaio, ma santo laico è Tippe, io lo so, e santo anarchico, così ti nomino dichiaro e investo, mia spalla commovente inaspettata e pura, di una purezza che è quasi solo dei bambini e dei santi, come San Tippe.


Che iddio ti cerry!

lunedì 9 aprile 2012

Quando nasceva il mio papà


Che iddio ti cerry!

sabato 7 aprile 2012

Fenomenologia del sidecar



Non so voi, ma la mia educazione sentimentale alla vita di coppia me l'hanno impartita George & Mildred. Dev'essere per questo che per qualche anno ho girato in sidecar. Una gran figata, anche se spesso ci si ribaltava. Il sidecar permette grandi evoluzioni, sfida le leggi della fisica e si fa un baffo dell'accelerazione centrifuga, grazie allo splendido gioco di complicità fra pilota e passeggero, che con il suo costante lavoro di riequilibrio del baricentro e attraverso la cura della distribuzione dei pesi, è un vero e proprio co-pilota. Spinto dal consueto entusiasmo distonico, e dall'ebbrezza che mi contraddistingue per larga parte della mia sobria vita, ho spesso lanciato il sidecar ai limiti, verso i confini dell'universo della velocità di coppia, trovandomi più volte ribaltato e con la faccia che misurava l'asfalto. E' stato solo dopo anni di continue revisioni al mezzo e di cocciuta affezione al sidecar che ho intuito il problema all'origine dei ribaltamenti: il co-pilota non c'era! Un problema di non trascurabile importanza, devo ammetterlo, che, forse perchè troppo suggestionabile, non avevo considerato con la necessaria attenzione.
Con una Vespa 50 Special ora viaggio più sicuro e anche più veloce, mi gusto la piega disumana e il rombo scoppiettante, ma non dimentico i bei tempi andati del sidecar, perchè anche quando si misurava l'asfalto, ci si divertiva parecchio, più di quelli rimasti a terra.


Che iddio ti cerry!




lunedì 2 aprile 2012

Si torna a scuola...

Alfin delle commissioni
svaniti i santi
il contrattar tramonta in questo mare
l'oro nero si dissolve
fondali di polisemia sfrenata
disvelano
limpide giostre di significanti
 fra abitatori alieni
e qualche calcinculo
ai significati.
Sempre cercando cosa c'è più in là del naso
quasi per caso.


Che iddio ti cerry!