venerdì 21 ottobre 2016

Kragujevac

Desanka Maksimovic: UNA FIABA ROSSO SANGUE 

(traduzione: Dragomir Kovačević)



Accadde, in un paese di contadini

nei Balcani montuosi,

che, da martire, morì

una brigata di allievi-bambini

in un solo giorno. Proprio così.


Nello stesso anno

erano tutti nati,

con i giorni scolastici di tutti, consueti,

alle feste tutti insieme

venivano invitati,

per le stesse malattie tutti vaccinati,

e tutti morirono nello stesso giorno.



Accadde, in un paese di contadini

nei Balcani montuosi,

che, da martire, morì

una brigata di allievi-bambini

in un solo giorno. Proprio così.



La brigata piccolina,

soltanto cinquantacinque minuti

prima dell'evento mortale,

sedeva nella panchina,

facendo gli esercizi

su quanto farebbe un viaggiatore

se viaggiasse a piedi...

e cosi via.

Le loro menti occupate

con le stesse cifre.

I loro quaderni nelle borse,

da un miriade di

cinque e dieci inondate.



Degli stessi sogni,

degli stessi segreti

patriottici e amorosi,

stringevano una manciata

in ogni loro tasca.

Sembrava a ciascuno

che avrebbe corso a lungo

sotto la luce del sole

risolvendo tutti i compiti,

come ci si vuole.



Accadde in un paese di contadini

nei Balcani montuosi,

che, da martire, morì

una brigata di allievi-bambini

in un solo giorno. Proprio così.



Dei ragazzi file intere,

uscendo dall'ultima loro lezione,

si presero per le mani,

incamminandosi alla fucilazione, sereni

come se la morte fosse nulla.

Dei ragazzi file intere

si alzarono nello stesso instante

verso la eterna culla.





Che iddio ti cerry!

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