Nina
quando ti svelò il suo nome non volle spiegarne il perché
Com’era solita fare, lei
trattorino scontroso
Nina l’imbianchina, ma più trattore che imbianchina
A me non restò che amarli tutti
Il trattore, l’imbianchina e Nina
Che poi non era il suo solo nome, ne aveva almeno un altro
leggero come l’aria
Donna dei travestimenti non poteva certo accontentarsi di un
nome solo
E così ecco Nina
Quel che non sapeva, o forse sì, è che un perché non svelato
È miccia per bomba di perché da esplodere e poi raccogliere
con cura da entomologo
Perché le parole, come i nomi, sono secchi da riempire di
significati
finché traboccano
E così ecco la Nina di Cechov, da me misero Kostja assillata
Nei tentativi di attrici mai abbastanza Nina per me
O la Nina che Faber ha visto volare tra le corde
dell’altalena
Oppure la Nina ti te ricordi
Quanto che gh'avemo meso
Andar su sto toco de èto
Insieme a fare a l'amor…
Cantando il tempo passa veloce e tanto tempo passò e tante
cose successero
Che tutte non le ricordo
Anche se alcune le ricordo troppo forte
Fu così che arrivò anche un tempo nuovo per Nina
Questa volta arrivò soffiata dalle labbra della Simo e
annunciata dalla sua pancia sempre più rotonda
Che gioia quella volta invitare Nina ad ascoltare Nina
Nina la pancia incontra Nina il trattore… o forse no, beh
dai, non proprio…
Nina il trattore si era dovuta fare note e canto per un
Baccano che non voleva smettere di correrle vicino, per sempre
Che emozione quel giorno… c’è Nina la pancia, devo fare
tutto per bene, non devo sbagliare
E poi c’è anche Pietro, il fiero cavaliere di Nina la pancia…
“Quando nasce Nina io sbrocco!” chissà se questa la Esther
se la ricorda… e infatti sbroccai
Disturbo bipolare lo chiamano
Per me è solo gioia in eccesso, incontenibile
Ai tempi del trattore la svuotavo tutta su di lei, giorno
per giorno,
lei ne faceva giardino, con pazienza ed aratro, e io mi salvavo
lei ne faceva giardino, con pazienza ed aratro, e io mi salvavo
ma ora la accumulo e poi
trabocco nel mondo
E il mondo non è fatto per contenere gli sbrocchi di tutti
Che bello quando Nina mi chiede di leggere un libro
Chissà se lo chiede a tutti, a me lo chiede spesso, come
abbia capito
E allora via! Si legge… che poi i libri in fondo sono sempre
quelli
Sono per bambini certo, qualcuno potrebbe annoiarsi a legger
sempre gli stessi
Ma io mica leggo i libri, io leggo Nina
I libri sono gli stessi, ma le sue reazioni no, sono sempre
nuove
Libro più meraviglioso del più sorprendente fra i pop-up
E allora? E allora se Pietro è cavaliere, a me non resta che
farmi cavallo…
Nina, Pietro e il
cavallo
Nina e Baccano al
tempo dei loro favolosi travestimenti
(qui nei panni di
Maria Pig e del Nonno di Tony Mannaro)
Che iddio ti cerry!
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