lunedì 3 agosto 2009

Ubuntu

"È molto difficile rendere in una lingua occidentale la parola ubuntu [vocabolo del gruppo linguistico nguni]. Allude all'intima essenza dell'essere umano... Significa essere generosi, ospitali, amichevoli e altruisti e compassionevoli. Significa condividere ciò che si ha. È un modo per dire: «La mia umanità è implicita nella tua, vi è legata». Apparteniamo a un medesimo fascio di vita. Noi diciamo: «Una persona è una persona tramite le altre persone.» Non quindi: «Penso dunque sono». Ma piuttosto: «Sono umano perché appartengo, perché partecipo, perché condivido». Una persona dotata di ubuntu è aperta e disponibile verso gli altri, li riconosce nel loro essere, non si sente minacciata se gli altri sono capaci e bravi, perché possiede una particolare sicurezza di sé che le deriva dal sapere che appartiene a un più vasto insieme, e si sente sminuita quando gli altri sono umiliati o sminuiti, quando sono torturatori o oppressi, o se sono trattati come fossero meno di quel che sono."

Desmond

Che iddio ti cerry!

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